Storia - gianmarioandrico

gian mario andrico
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   Storia

IL TERRITORIO… LE SUE RADICI – insediamento preistorico a Motella, note brevi su alcuni ritrovamenti

Tipografia Alfa, Brescia, anno 1982, a cura del Comune di Borgo San Giacomo.

Dalla nota preliminare: “Siamo certi che i manufatti qui presentati… ritrovati per casi fortuiti, potranno essere la guida e rappresentare l’inizio per una più approfondita ricerca… e chissà che i segreti che ancora gelosamente quel piccolo fazzoletto di terra che è il Comune di Borgo San Giacomo nasconde, potranno un giorno aiutare la scienza e l’archeologia in quel faticoso cammino iniziato tanto tempo fa alla scoperta e per la conoscenza della più affascinante creatura: l’uomo”.
G.M.A.

DOVE LE PIETRE PARLANO – guida per una visita al castello di Padernello

La Nuova Cartografica, Brescia, dicembre 1984, a cura della Cassa Rurale di Borgo San Giacomo.

Dalla Presentazione: “Questo lavoro… cerca di rispolverare alcuni aspetti e situazioni dei secoli XV – XVI, e vuole accennare alle vicende di uno fra i più importanti edifici del passato che il nostro Comune ancora conserva: il castello di Padernello… La presente pubblicazione, dopo aver introdotto alcuni aspetti e il periodo storico che vide i natali del castello, descrive la struttura muraria, l’impostazione architettonica, le soluzioni stilistiche e l’indiscussa bellezza di uno dei migliori edifici della Bassa bresciana occidentale…”.
G.M.A.

LA ROSA SULLA ROGGIA

Grafo Edizioni, Brescia, marzo 1994, a cura del Comune di Orzinuovi.

Dalla Presentazione: “Non è infrequente, visitando piccoli centri nelle campagne… imbattersi in chiesette o santuari che i nostri avi, in secoli ormai lontani, hanno fatto costruire a testimonianza della loro fede, o per propiziarsi l’aiuto della madre celeste… nei momenti di incombente calamità… Con vivo senso di orgoglio presentiamo il prezioso lavoro curato con ammirevole rigore storico… da Gian Mario Andrico e Floriana Maffeis… che hanno ricostruito la storia del santuario della Madonna della Rosa, la quale si fonde con la storia stessa di Barco e dei Barcensi…”.
FRANCO ZORZI  -  ALDO LEONARDI

LA MERLAGELSO - Il baco da seta: propiziazioni sacre e profane

Docufilm di Gian Mario e Giacomo Andrico, e Bonfadini Angelo, anno 1994, a cura della Fondazione Civiltà Bresciana, in occasione dell’Ottobre Cinese, realizzato con la collaborazione degli “Amici del Castello di Padernello” (durata 18 minuti).


La Merla era l’avvenimento rituale attraverso il quale avveniva la propiziazione per il buon andamento dell’annata agraria. Numerose testimonianze collegano questa pratica a quello che sarebbe stato il primo raccolto dell’anno: il baco da seta. In alcuni luoghi si identifica il nome “Merla” con il gelso (mur) o con le foglie da esso prodotte. I canti erano quindi augurio di bel tempo perché il gelso facesse foglie grandi e belle per nutrire i bachi… La preparazione avveniva nelle stalle la sera precedente ai giorni della “Merla”. Le donne filavano la ròca… gli uomini si raggruppano in mezzo all’aia dove c’era la fasenéra sulla quale la Merla avrebbe cantato…

CENTURIA – 1894-1994 – Cento anni di storia

A cura della Cassa Rurale ed Artigiana di Borgo San Giacomo, Brescia, anno 1995.

Dalla Presentazione: “C’era una volta, in un piccolo paese di campagna, un prete che non sapeva accettare passivamente le vergognose ingiustizie che dovevano sopportare i contadini, i più deboli, i più umili… rispondendo al pressante richiamo del Papa Leone XIII, nell’ottobre del 1894… questo sacerdote diede vita alla Cassa Rurale… Molto più comodo e facile sarebbe stato… assecondare il volere dei ricchi… Un doveroso ringraziamento va al prof. Gian Mario Andrico per aver sapientemente ricostruito tanta storia, per aver saputo scovare, cercando tra polverosi documenti, com’è nata e cresciuta la nostra Cassa…”.
FILIPPO MIGLIORATI

AGRO BRESCIANO - La Bassa fra Chiese e Mella

La Compagnia della Stampa Editrice, Roccafranca (Brescia), anno 1998, a cura della Banca di Credito Cooperativo dell’Agro Bresciano. A.A.V.V. Coordinamento editoriale: Antonio Fappani - Gian Mario Andrico.

Dalla Presentazione: “L’Agro Bresciano è… un territorio geografico indicato come pianura della Bassa Bresciana Orientale compresa tra i fiumi Chiese e Mella. In tal senso questo libro, commissionato alla Fondazione Civiltà Bresciana, scritto a più mani da vari autori… rappresenta una ricerca di situazioni e momenti particolari nel territorio che ha fatto nascere le nostre Casse Rurali ed Artigiane… Confido che anche questo libro possa costituire per tutti… coloro che lo leggeranno un momento di profondo “rinascimento” ed uno strumento per costruire adeguatamente i prossimi cent’anni”.
VAIFRO FARINA

KLOUSIOS – evoluzione delle culture preistoriche nella pianura tra Oglio e Chiese

Docufilm di Gian Mario Andrico, Giacomo Andrico e Rossella Zucchi, a cura del Lions Club Colli Morenici, Montichiari, anno 1998. Consulenza scientifica di Mino Perini, voce di Betty Cattaneo, montaggio Claudio Fausti, …… (durata 45 minuti).

Klousios, antico nome del fiume Oglio, secondo l’ipotesi oggi più accreditata. Fondata sulla testimonianza dello storico romano Polibio, fa da filo conduttore a questo filmato che ha come obiettivo la presentazione in forme sintetica e didattica dell’evoluzione delle culture umane, dal Paleolitico all’Età del Ferro… mentre l’arrivo dei Celti nel 288 a.C. lascia nella pianura testimonianze di oggetti d’arte di altissimo valore quali le falere di Manerbio e una miriade di altri reperti di valore minore ma non per questo meno importanti, perché segni di una presenza umana di cui oggi si ha ancora memoria in alcuni nomi di luoghi e in certi suoni dei  nostri dialetti.

PAGUS FARRATICANUS

La Compagnia della Stampa, Roccafranca (Brescia), giugno 1999, volume I°, ricerca in collaborazione con Floriana Maffeis, a cura del Comune di San Paolo (Brescia).

Dalla Presentazione: “Nulla di più prezioso è ripercorrere le nostre origini e certamente quest’opera dona un sostanziale contributo al desiderio che ognuno di noi ha di scoprire ciò che siamo stati… Conoscere, conoscersi attraverso il nostro paese, la sua gente, la sua storia, le sue origini, significa guardarsi allo specchio… Per queste ragioni ringraziamo i due autori per il difficile lavoro svolto e per la competenza con la quale hanno trattato il tema…”.
L ‘AMMINISTRAZIONE COMUNALE

L’AQUILA D’ARGILLA - Il castello e i Martinengo della Motella (volume primo di quattro)

La Compagnia della Stampa, Roccafranca (Brescia), dicembre 1999, volume I°, ricerca storiografica in collaborazione con Floriana Maffei e Giacomo Andrico, a cura della Cassa Rurale di Borgo San Giacomo.

"Cari amici, nello scorrere le vostre pagine così minuziosamente documentate, non ho potuto scacciare ricordi della fanciullezza quinzanese… A me, che non ero mai uscito dal paese, Motella sembrava proprio un mondo lontano, da favola… Ora che il progresso degli ultimi decenni ha quasi cancellato il passato rurale, voi venite a rivelarmi un altro tesoro: il castello , di cui, a quei tempi, non conoscevo l’esistenza… Alla fine della lettura sono qui a cospargermi il capo di cenere per avere, sia pure inconsciamente, sorriso negli anni lontani dell’infanzia, della Motella." Don Antonio Fappani.
Per Gian Mario Andrico non è stato difficile coinvolgermi nell’impresa di recupero di quel che rimane del castello Martinengo della Motella. Non avevo mai visto quel luogo, eppure l’appassionata descrizione di Gian Mario è stata calamitosa… io ho solo messo a disposizione quello che so fare: aiutare la pubblicazione… Salvare un monumento è un po’ come salvare noi stessi dalle miserie del nostro tempo. Eugenio Massetti editore.

CONTRADA LONGA

A cura della Parrocchia e del Comune di Longhena, e della Fondazione Civiltà Bresciana.  Ricerca in collaborazione con Floriana Maffeis, novembre 2000.

"E’ con viva soddisfazione che presento alla comunità e alla cittadinanza longhenese il pregevole libro sulle origini storiche del nostro paese. Un volume che racconta in modo articolato e suggestivo avvenimenti e fatti importanti che hanno caratterizzato la storia antica e recente, civile e religiosa di questa comunità… Fin dall’inizio della ricerca, gli studiosi Gian Mario Andrico e Floriana Maffeis (autori peraltro di apprezzati e importanti pubblicazioni…) hanno avuto la chiara sensazione di trovarsi innanzi ad una storia molto antica… Dobbiamo dare atto alla straordinaria passione e creastività professionale dei ricercatori che hanno saputo rintracciare e ricomporre i documenti e carteggi assolutamente inediti (non sempre di facile lettura) ritrovati…"
DON CARLO BOSIO

PASERÉRE

La Compagnia della Stampa, Roccafranca (Brescia), in collaborazione con Floriana Maffeis, dicembre 2000, a cura dell’Assessorato Caccia e Pesca, Sport e Tempo Libero della Provincia di Brescia, in collaborazione con l’Associazione Culturale “Regina della Scala”.
 
Un viaggio nel mondo dell’uomo e delle sue avventure con la natura. Un percorso tra strade, diramazioni e curve dove tra gli innumerevoli personaggi, il cacciatore è sicuramente una delle figure più discusse ed emblematiche al contempo…
ALESSANDRO SALA

NEL NOME DEL CIELO

La compagnia della Stampa, Roccafranca, Brescia, febbraio 2003, a cura di Cassa Padana di Leno, per espressa volontà di Luigi Pettinati. Ricerca correlata e testi di Gian Mario Andrico.

E’ la storia terrena di padre Antonio Bresciani, nato a Pavone, provincia di Brescia, il 10 luglio 1940. Tonino è un ragazzo di stirpe contadina. Sua madre, Emma, è la vera ispiratrice della sua vita, lo “alleva” nel timor di Dio, gli insegna il catechismo, gli spiega come dev’essere un ragazzo buono. Nel 1970 diventa sacerdote, prete salesiano. La sua vocazione è chiara: dedicarsi ai più poveri. Nel 1973 è missionario in Ecuador, dove vi morirà in odore di santità.
Un lavoro di ricerca durato tre anni indagando prima a Brescia e in provincia, poi in Ecuador, dove l’autore si recherà per due volte, per raccogliere le dirette testimonianze di chi ha conosciuto il missionario.
"Cari Luigi e Gian Mario, il vostro desiderio che io presenti il libro su Padre Tone non mi chiede di fare un riassunto della sua vita e neppure il profilo, o uno schizzo. Se lo facessi non dimenticherei l’aureola! ... Una cosa da dire a chi leggerà questi ricordi: “Ascolta, ragazzo mio, se i santi non li riconosci quando sono in vita non ti serve leggere la vita dei santi, ti annoia o ti pare esagerato o bugiardo”… Ugo De Censi

EN EL NOMBRE DEL CIELO

Nel mese di settembre del 2003 il libro viene tradotto in lingua spagnola, a cura del Gruppo Social FEPP - Fondo Ecuatoriano Populorum Progressio. Cooperativa de Ahorro y Crédito Desarrollo de los Pueblos Ltda, Codesarrollo. Traduzione dal castellano: Sor Gisella Della Giacoma - Marìa Isabel Narvàez J.

Esperiamo que este libro haga bien a quienes lo leans. El ejemplo de los buenos debe ayudarnos a que nosotros tambiènm en nuestro caminito de cada dìa hacia una mejor condiciòn humana, seamos un poquito màs buenos y generosos…
JOSE’ TONELLO – MONICA DE MENDIETA

HSWA PACHAPAK SHUTIPI

Contemporaneamente il libro viene anche tradotto in lingua Kichwa, la lingua parlata dai campesinos, gli amici di padre Antonio. La stampa è sempre a cura del FEPP.
La traduzione dal Castellano alla lingua Kichwa è a cura di Roberto Allauca Inga.

kashkamanta; tykrachyk - yallachykhuna Sor Gisella Della Giacomma, Isabel Narvàes, castellano shhymyman yallychyrka, Roberto Allaukamanpash kyllkashmanta…
HNA. BERNARDA ORTIZ PEREZ (CORONA)

MARCA D'ACQUA - i segni della natura e dell’uomo sulle sponde del Garza

Edizioni La Compagnia della Stampa, Roccafranca, Brescia, settembre 2003, A.A.V.V. a cura della Fondazione Civiltà Bresciana e del Credito Cooperativo di Brescia. In questa lussuosa pubblicazione Gian Mario Andrico, insieme ad altri, svolge il ruolo di direttore artistico, ne compie la ricerca iconografica, realizza il progetto grafico, e fornisce i materiali autentici per l’iconografia.

Il libro, si apre descrivendo la geologia del territorio, la flora e la fauna della nostra terra. Passa poi, muovendo dall’archeologia, ad approfondire le varie fasi e vicende storiche che hanno interessato le locali comunità. Traccia, quindi, percorsi inediti relativi all’arte locale e alla religiosità, e illustra, successivamente, il vissuto economico e civile di Nave e della Valle del Garza…
ENNIO ZANI

L’AQUILA D’ARGILLA - Le fortificazioni e gli Emili di Acqualunga (volume secondo di quattro)

Edizione La Compagnia della Stampa, Roccafranca, Brescia, ottobre 2003. Ricerca storiografica condotta da Gian Mario Andrico e Floriana Maffeis, a cura della Cassa Rurale di Borgo San Giacomo.

Con questo nuovo, impegnativo studio, Floriana Maffeis e Gian Mario Andrico aggiungono un altro tassello al vasto affresco che, sotto l’originale motivo conduttore della martineghiana Aquila d’Argilla, stanno dedicando alla storia dell’estremo lembo meridionale del territorio bresciano, scavato dal fluire eterno dell’Oglio. Quelle terre corrose dal sottile male della nebbia nei lunghi inverni e arse dal sole delle brevi estati, sono state da tempo dimenticate dalla storiografia locale e meritano l’attenzione che ora viene loro rivolta…
SANDRO GUERRINI

PAGUS FARRATICANUS (volume secondo)

Edizioni della Compagnia della Stampa, Roccafranca, Brescia, dicembre 2003, a cura del Comune di San Paolo. Ricerca in collaborazione con Floriana Maffeis.

I paesi di Oriano, Pedergnaga, Scarpizzolo, Cremezzano, Trignano, che attualmente appartengono a San Paolo, sono antichi paesi che hanno condiviso molti aspetti e momenti della loro storia civile ed economico-sociale. A partire dall’XI secolo con la crisi che investì il sistema feudale, ebbero origine il Comune di Brescia e i Comuni rurali. Essi assunsero la tutela dei contratti feudali che in precedenza erano stati di pertinenza del conte o del marchese…

ÖCC, ACC, ÖS, STRÖCC

Tipografia Fantigrafica, Cremona, marzo 2004, a cura del Comune di Cigole e del Gruppo Civiltà Contadina di Cigole.

Non c’è altro da fare, per capire un’era devi fare due cose: la prima è voltarti indietro e guardarla; la seconda interrogare gli attori di quel tempo, quelli che l’hanno interpretata…La scenografia necessaria? Poca roba. Un tavolo, del vino, qualcosa da combinare con le parole… il risultato sarà stupefacente…
Se il dialetto è rude come i gnòc della terra, la parlata sintesi spietata, quasi più nulla, anche se si tratta di chiedere l’essenziale: pa è i; se rimuovendo con gli occhi socchiusi il peggio, che è ormai troppo, vedi rappezzi di campi al maggese velati da voli bianchi liberati dai pioppi, o senti il fiato bollente che infuoca le spighe… o riesci a ritrovare impronte in cui riconoscerti in due stracci sul filo, stecchito dalla calabròsa… queste sono le Basse. Le Basse di sempre!
 GIAN MARIO ANDRICO

JUS SANTE CATHERINE – cum multis aliis Notitijs

Edizioni La Compagnia della Stampa, Roccafranca, Brescia, aprile 2004. A cura del Comune di Manerbio. In collaborazione con Floriana Maffeis e Rosa Roselli.

“Quaderni Manerbiesi” è uno dei progetti culturali promossi dall’Amministrazione Comunale nel corso degli anni 1995/2004 su proposta dell’Assessorato alla Cultura…
La collana editoriale che vede la luce in questa primavera 2004 con una prima pubblicazione, ha lo scopo di non disperdere il patrimonio storico, sociale e culturale del nostro paese…
Uno studio condotto da un’equipe di ricercatori: Gian Mario Andrico, Floriana Maffeis e Rosa Roselli ai quali va il nostro grazie.

L’AQUILA ROSSA - Storia di un’antica osteria in Padernello

Edizione La Compagnia della Stampa, Roccafranca, Brescia, giugno 2004. Col fattivo contributo di Nadia Galleri, patrocinio di: Fondazione Civiltà Bresciana, Dominato Leonense, Amici del Borgo e del Castello di Padernello.

Ho conosciuto Padernello grazie agli “Amici del Castello”, anzi grazie all’amicizia che ho con il loro Re Artù, cioè Gian Mario Andrico. Lo scambio proposto silenziosamente è stato questo, lui mi ha detto che la politica della cultura era consumata ed era meglio andare con geiger e metaldetector per altre strade, a scoprire mammuth sul fiume, tombe celtiche, a leggere libri arrostiti con le mani delle Signore del castello, le mogli degli Amici, senza le quali l’avventura decennale di questa Banda di creatività culturale sarebbe stata impossibile.  Dalla mia postazione l’ho pregato di credere che la politica c’è sempre, si nasconde, si camuffa, ma la politica… è il linguaggio dell’esistenza…
Di sicuro è successo che ci vogliamo bene, che conosciamo i nostri difetti al punto di metterli a macinare nel grande mulino ricostruito alla Motella…
TONINO ZANA

DOVE LE PIETRE PARLANO - guida per una visita al castello di Padernello

Stampato da Teknostampa, Comezzano, Brescia, a cura della Cassa Rurale di Borgo San Giacomo per l’edizione del 1984; di Castelli e Casali, col patrocinio del Comune di Borgo, per la presente edizione dell’agosto del 2005.
 
L’autore dedica il volume al padre, Lino Andrico: A mio Padre che mi regalò l’amore all’arte e al bello, con stima e riconoscenza.

DOVE LE PIETRE PARLANO - guida per la visita al castello di Padernello

Teknostampa, Comezzano, Brescia, a cura di Castelli e Casali, col patrocinio del Comune di Borgo San Giacomo,
terza edizione, novembre 2006.

Nelle prime pagine, insieme alla riproduzione dello stemma Martinengo-Colleoni, si legge: L’acqua che tocchi dei fiumi è l’ultima di quella che andò e la prima di quella che viene; così 'l tempo presente.
LEONARDO DA VINCI
La nuova Cartografica, Brescia, 2006, a cura di Castelli e Casali S.r.l. e col patrocinio del Comune di Borgo San Giacomo.
Dal 1426 la città di Brescia e buona parte della pianura erano dominate dalla Serenissima Repubblica Veneta. I veneziani dopo aver conquistato la città, si impadronirono della rocca. L’azione militare decisiva venne risolta dal Carmagnola che con ottomila fanti, il 17 marzo dello stesso anno, entrava per quella porta già conquistata dai Veneti e occupava la cittadella vecchia…
GIAN MARIO ANDRICO

L’AQUILA D’ARGILLA - I Martinengo e il feudo di Gabiano (volume terzo di quattro)

La Compagnia della Stampa, Roccafranca (Brescia), aprile 2007, ricerca in collaborazione con Floriana Maffeis, a cura della Cassa Rurale di Borgo San Giacomo.

Con il volume L’aquila d’argilla-I Martinengo e il feudo di Gabiano Gian Mario Andrico e Floriana Maffeis non si limitano a tracciare la storia di uno dei tanti castrum scomparsi… ma riescono efficacemente a ricomporre la rete di relazioni e le interazioni che si sono instaurate nel corso dei secoli fra ambiente naturale e agire umano. Nel volume si ricostruisce, infatti, il rapporto che si venne instaurando fra questi borghi rurali e le famiglie patrizie, con particolare riferimento a quella dei Martinengo, che ebbe un dominio pressoché incontrastato, a partire dalla seconda metà del Quattrocento e sino all’inizio dell’epoca contemporanea…
GIAMPIETRO BELOTTI

IL CASTELLO DI PADERNELLO - THE  CASTLE  OF  PADERNELLO

Edizioni La Compagnia della Stampa, Roccafranca, Brescia, luglio 2011. A cura della Cassa Rurale di Borgo San Giacomo. Testi di Gian Mario Andrico e Floriana Maffeis.

Guida del castello di Padernello i cui testi sono tratti dal IV° volume della serie “L’Aquila d’Argilla”, dove si parla del territorio, dell’età romana, delle Pievi e i monasteri, dei “de Martinengo”, del monastero di San Vigilio, della formazione del patrimonio della potente famiglia bresciana, del feudo… dove si “ricuce” la storia del maniero e del contado di Padernello.

L 'AQUILA D'ARGILLA - I MARTINENGO E IL CASTELLO DI PADERNELLO (volume quarto di quattro)

Edizioni La Compagnia della Stampa, Roccafranca, Brescia, . A cura della Cassa Rurale di Borgo San Giacomo.
Testi di Gian Mario Andrico e Floriana Maffeis.

Il territorio, dell’età romana, delle Pievi e i monasteri, dei “de Martinengo”, del monastero di San Vigilio, della formazione del patrimonio della potente famiglia bresciana, del feudo… dove si “ricuce” la storia del maniero e del contado di Padernello.

LA PRUA SACRA

Color Art, Rodengo Saiano (Brescia), agosto 2016, fotografie di Roberto Micoccio. A cura di Roberto Ziletti.

Non posso non pensare, con un salto nel tempo, che ignoti scalpellini (liberi) muratori, in una società che vedeva quasi metà della popolazione appartenere al clero secolare e monastico, hanno inteso lasciare il loro segno duraturo di libertà, ricerca, e soprattutto conoscenza degli arcani segreti della vita… Questa la linea… che gli autori hanno avvertito nel loro identificarsi con i luoghi… E’ giusto godere di ogni emozioni che le pagine che seguono forniranno ai lettori, una sorta di sacra fames del conoscere un luogo, le sue storie, i suoi uomini, che lega per sempre il Salento agli Autori che ho avuto il dono di introdurre.
CARLO CASCIARO

BENEDUCI E ARMINIO – A regola d’arte

Collana Quaderni Orceani, a cura di Nuova Orceania S.r.l., Orzinuovi, Brescia, luglio 2017, in collaborazione con Katia Arminio. Caratteri di stampa di Puntostampa Riccardi.

Quante volte abbiamo trovato, in giro per chiese e per palazzi, in case illustri e normali, la firma di Beneduci e di Arminio? Non siamo riusciti a capire, all’inizio, chi fossero questi personaggi i cui nomi rimbalzavano spesso nelle nostre contrade. Siamo cresciuti e abbiamo appreso… che Arminio e Beneducci possedevano bottega nella nostra Orzinuovi dove disegnavano, intagliavano, creavano opere in legno…
ANDREA RATTI
 

MAIRANO E PIVEDIZIO Dalle origini ai giorni nostri

Questa storia di Mairano è paragonabile a un racconto di molte stagioni, onorato grazie al concorso di tante persone del paese così che la vicenda mairanese sia sempre quella dei suoi testimoni nel farsi dei giorni e delle immagini.
Quando il Museo della Civiltà Contadina ci ha chiamato a spiegare le nostre intenzioni sulla storia di Mairano, in che modo l’avremmo affrontata, in che direzione si sarebbero rivolte le nostre ricerche, abbiamo subito espresso la volontà di trattare in termini popolari e diretti tutti i periodi storici mairanesi, dalla cosiddetta preistoria ai nostri giorni…

GIAN MARIO ANDRICO - TONINO ZANA

LA MIA VALLE

Edizioni La Compagnia della Stampa, Massetti Rodella Editori, Roccafranca, Brescia, gennaio 2024. A cura della Cassa Rurale ed Artigiana di Borgo San Giacomo.
Disegni di Cesare Monaco. L'autore dedica il volume a Luisa Maffeis.
 
... in questi dieci racconti avanzano eroi, eroine, eserciti, crociate, streghe, roghi, padri, madri, mogli e cimiteri; e laggiù, quella monaca a cui dedicare, sempre, compassione...
TONINO ZANA

La mia valle scomparirà ibernata sotto le sue stesse zolle se si continuerà sulla strada intrapresa, che è quella del consumo, non dell'utilizzo. Scomparirà se il metodo continuerà ad essere spietato, senza limiti, se l'ipocrisia dell'uomo continuerà a nascondere i ciechi intenti...
G.M.A.




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