Arte - gianmarioandrico

gian mario andrico
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   Arte

OLINI

La Compagnia della Stampa Editrice, Roccafranca (Brescia), anno 1997, a cura della Cassa Rurale di Borgo San Giacomo.

Dalla Presentazione: “Ecco i giorni di un uomo che ha dedicato l’intera vita all’arte. Giacomo Olini non è stato, mai, il pittore del tempo libero, il decoratore per diletto come, delirando, intende considerare il “mestiere” chi non ha ancora capito! Lui ha scelto, in tempi durissimi (erano gli anni Trenta) di essere ciò per cui il destino lo aveva fatto nascere: pittore… Giacomo veste la sua arte, il mestiere è diventato pelle… Volta gli angoli delle Basse. Come sono cambiate. Quanto meno bella è questa ingrata terra! Lui no. E’ invecchiato, certo… Olini gira tra i giorni come e quando appena intuiva. Il “Canto” della terra che ha dipinto si è spento. La sua vocazione non può”.
GIAN MARIO ANDRICO

GIULIO MOTTINELLI “LA LUNA NON SA”

Intese Grafiche s.r.l., novembre 2007, catalogo in mostra presso Antica Pieve di Urago Mella, Brescia

Sta addosso ad una tela per due, tre mesi, per otto, dieci ore al giorno.
-E’ anacronistico… -dicono.
Lavora nella sua bottega (pardon, oggi si chiama studio) per sette giorni alla settimana, comprese le feste comandate: schizza, disegna, prepara i fondi, stempera il pigmento acrilico, vela i colori, li usa densi o diluiti a secondo della texture che intende ottenere… e mentre butto giù queste note, subito righe fitte… ribadisco a me stesso ciò che fermamente ho sempre pensato: non credo agli artifici, all’icona facile che spudoratamente salta l’apprendistato, non conosce l’allenamento al “mestiere”, evita la fatica…
GIAN MARIO ANDRICO
 

MORETTO LA FEDE IL RITORNO

Edizioni GAM di Mena e C., Rudiano, Brescia, marzo 2008, a cura della Direzione Artistica di Nymphe, Castello di Padernello. Idea, ricerche e testi di Gian Mario Andrico.

Iniziative importanti, alte, per esorcizzare la mediocrità… il fare tanto per fare: senza collegamenti, radici, sentimento… Ogni idea, ogni progetto pensato per il castello di Padernello deve scaturire dall’umus culturale del luogo, dalla ricerca, deve sgorgare dall’umida fatica di queste zolle…
Questo il pensiero e l’idea guida della Direzione Artistica della Fondazione Nymphe… Perché proprio qui?
Per salvare il salvabile, per sperare ancora, per avere quel successo che solo la “qualità” può garantire, quella qualità oggi schiacciata dal dominio della quantità…
La Fede del Moretto torna a Padernello per nessun’altra… superficiale ragione.
GIAN MARIO ANDRICO

ITINERARI DELLA BASSA PIANURA BRESCIANA

Grafo Edizioni, Brescia, luglio 2009 (Officine Grafiche Staged-Bs). Testi di Gian Mario Andrico e Floriana Maffeis, a cura di Nymphe Castello di Padernello.

Nove itinerari che si snodano nel cuore della Bassa Bresciana, con la possibilità di visita guidate, volute dalla Fondazione del Castello di Padernello: I cicli freschivi; Le pievi; I castelli; Boschi acque e paludi; I compianti; Strade bianche; I mulini; I Benedettini della Bassa Bresciana; Dalla basilica al duomo.
 

LE STANZE DEL TEMPO - Ritratti da una collezione privata

Edito da GAM di Angelo Mena, Rudiano, Brescia, mostra a cura della Fondazione Nymphe Castello di Padernello, dal 17 aprile al 27 giugno 2010. Testi a cura di Gian Mario Andrico e Sandro Guerrini.

L’abitudine è madre-matrigna dell’indifferenza!

A forza di vivere a contatto di quell’impareggiabile ricchezza artistica disseminata in tutto il nostro paese, abbiamo finito per guardare a quel patrimonio con indifferenza… Quante volte si sente la sciocca affermazione che segue: “Abbiamo troppe cose, non possiamo salvare tutto”… Esiste invece a Padernello l’impegno di salvare anche la più riposta memoria, anche il più piccolo brandello di  polvere…
GIAN MARIO ANDRICO

LA POESIA DELLA CONSUETUDINE - La fotografia di Fausto Schena

Edizione del Giornale di Brescia, Brescia, gennaio 2011 - 2° edizione.

Non basta possedere la miniera, bisogna scavarla, conoscerne la profondità, i punti preziosi, le pause pericolose, i tratti chiusi…
Una delle migliori vene della nostra miniera di fotografie è quella di Fausto Schena, un giacimento di 10 mila immagini… Diamante, uranio, plutonio. Sotto Natale, oro incenso e mirra…
La fotografia di Schena è un livello alto dell’oltre. L’archivio, una miniera di domani. Altro che passato e nostalgia.
TONINO ZANA

I PROMESSI IN PROVA

Le marionette della compagnia Carlo Colla e Figli raccontano I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni

Difficile riassumere in poche righe la più che millenaria storia delle marionette.
E’ fuor di dubbio che queste “figure” fecero la loro comparsa con la nascita delle prime forme rituali che, a loro volta, erano strettamente correlate al mondo animistico. Nell’era antica questi singolari “attori” ebbero funzione religiosa legata alla drammaturgia del sacro.
Nate insieme alla mitologia, le marionette e i personaggio che impersonificavano, rappresentano sin da subito l’archetipo simbolico della “forma”…

LA POESIA DELLA CONSUETUDINE - La fotografia di Fausto Schena

Edizione del “Giornale di Brescia” e “Nymphe - Fondazione Castello di Padernello”, Brescia, ottobre 2011. Pubblicato in occasione della Mostra tenutasi in Padernello dal 29 ottobre 2010, al 30 gennaio 2011.
Testi a cura di Gian Mario Andrico e Emmanuele Andrico.

Chissà perché i ricordi sono sempre in bianco e nero. E il bianco e nero è altresì il colore della nostalgia… La realtà si trasfigura così, restituita attraverso un segno alla valanga di umano che intorno a quel segno trova patria… Le fotografie di Schena sono conservate presso l’Archivio del Giornale di Brescia. E’ un grande patrimonio che siamo orgogliosi di conservare e tramandare. E’ per questo che il lavoro prezioso di ricerca di Gian Mario Andrico ed Emmanuele, diviene ora mostra, nel senso pieno e tradizionale del termine, evento della luce e della memoria, itinerario di storia suggerita all’anima, per non dimenticare la radice profonda che ci tiene attaccati alla terra, alle cose, ai valori, ai suoni, agli odori dei nostri padri. GIACOMO SCANZI

SUI PASSI DI GIULIANO MAURI – colloqui con la natura
 
A cura di “Nimphe” – Fondazione Castello di Padernello, Padernello, Brescia, marzo 2012, in occasione della mostra allo scultore dedicata (25 marzo – 29 luglio 2012). A.A.V.V., marzo 2012.

Allo Sferisterio di Macerata, quando fu il momento d’immaginare il bosco di Norma, si pensò di coinvolgere Giuliano Mauri, lo scultore dei ponti e dei mulini… Fu così che, con il regista, incontrammo per la prima volta Giuliano Mauri nel suo studio di Lodi vicino al fiume Adda… GIACOMO ANDRICO
“La mia” terra fa miracoli.
Non molti, anzi pochi!
Ne ho visti solo due nei 21.000 giorni sin qui vissuti.
Il primo di questi “casi rari”… l’ho atteso per cinquant’anni ed è l’acquisto e il restauro di Padernello. Il secondo è coevo: Giuliano Mauri… che arriva nella Bassa bresciana e vi realizza l’ultima sua opera…
GIAN MARIO ANDRICO

SORTI NEL COLORE – Bergomi e Olini oltre i confini della tela

A cura di Nymphe-Castello di Padernello in occasione della mostra allestita tra il mese di giugno 2016 e dicembre 2016, curata da Elena Lucchesi Ragni, Tonino Zana, Gian Mario Andrico.

Compito improbo discorrere dell’arte sviluppatasi a Brescia, tentare di ragionare sulla scuola bresciana, su Vincenzo Foppa, capostipite del Rinascimento lombardo, su Savoldo, Romanino e Moretto, i tre maggiori artisti del Cinquecento, e ancora più dare un’idea del fenomeno Ceruti; eppure quando mi è stato chiesto un breve contributo, come introduzione alla mostra “Sorti nel colore – Bergomi e Olini oltre i confini della tela”, mi è parso subito interessante cercare di chiarire… perché da sempre la pittura bresciana avesse esercitato tanto interesse anche emotivo in me…
ELENA LUCCHESI RAGNI

PASSAGGIO A NORD

A cura del Castello di Padernello in occasione della mostra “PASSAGGIO A NORD – la pittura di paesaggio nell’esperienza di Ettore Donini”, settembre - dicembre 2017, Padernello, Brescia.

Un’altra mostra.
Un altro allestimento con al centro il paesaggio… ecco le scene allestite nella natura di Ettore Donini.
Il paesaggio perché? Il paesaggio per chi? Non certamente come superflue realtà, ma scuola, lezione utile per saper cogliere la differenza tra bello e brutto. Chi, arrivando a Padernello, sa osservare coglie che non si può separare il paesaggio dal patrimonio artistico: le due realtà vanno di pari passo…
GIAN MARIO ANDRICO

UN SOFFIO DI LUCE UN BATTITO D'ALI

A cura del Castello di Padernello in occasione della mostra di Rina Soldo e Giovanni Repossi “Un soffio di luce un battito d'ali"

Luogo di racconti al fuoco.
Luogo per “incontri”.
Ecco la vera funzione sociale e culturale del Castello di Padernello.
“Il Castello”, questo masso poetico di laterizio e intonaco argenteo, ha rivelato da solo… il suo futuribile destino…
Padernello si definisce e si disegna da solo, ed è lontano dal lasciarsi assimilare al ruolo di una pantagruelica bassa mangiatoia, mansione, questa, del resto, toccata a quasi tutte le ville nobili dei nostri fiumi…
GIACOMO ANDRICO






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